L'arte sacra

Il museo apre con una collezione di reliquari. Tra i pezzi di maggior interesse: la teca contenente le reliquie di Sant’Agnese. Le spoglie della Santa furono donate dall’allora vescovo di Montepulciano Antonio Cervini (1663-1706), nipote del Papa. Un’iscrizione all’interno ne è a testimonianza.

Le teche contengono anche raffinati paramenti sacri: tessuti ricamati con vari motivi come il broccato, la cineseria, il decoro a foglie. Ogni paramento è di colore diverso. Ogni tinta ha un significato legato ad una determinata funzione della liturgia cattolica. La collezione include inoltre libri di liturgia (per uffizio della messa) e codici miniati su pergamena.

Entrando nella prima stanza lo sguardo viene catturato da un paliotto  dalle tinte dorate e d’ incredibile delicatezza. La raffinata fattura è settecentesca. Il tessuto è stato lavorato da manifatture italiane con una tecnica di ricamo a sbalzo. Conchiglie e riccioli lo impreziosiscono. Il paliotto è un paramento che viene apposto sull’altare maggiore della chiesa in occasione dei momenti liturgici più importanti dell’anno. L’opera è stata restaurata dalla Fondazione nel 2009.

Nella seconda stanza del Museo sono conservati preziosi oggetti di oreficeria. Spicca tra i vari oggetti, un calice della prima metà del 1700 in argento dorato fuso, sbalzato e cesellato. Sull’orlo del piede sono collocate due figure di suore e lo stemma dei committenti: la croce a cinque stelle, vessillo della nobile famiglia Ciogni.
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